kia ora: Tongariro Rocks
mercoledì 14 febbraio 2007

Tongariro Rocks

La giornata inizia presto e mentre dalle vostre parti non è ancora l'ora del tea, io sono già sul bus per il Tongariro Crossing. Josh - l'autista in panta baggy e flip flop - ci accoglie con un sorrisone e il volume del suo stereo. Alle 5.45 ho già sentito almeno 3 cool songs. In ordine sparso Jack Johnson, John Mayer e Fat Freddy's Drop. Come potete notare la musica è ovunque e "always uplifting". Probabilmente anche in questo emisfero gradirebbero il mood e le vibes di Tropical Pizza.
Ma il sound deve fare spazio presto al silenzio della natura. L'alba sul Nguaurahae, aka il Mt Doom del Sig. Degli Anelli, la ricorderò per tutta la vita. Questo è il genere di emozioni che ricerco in un viaggio.


Affrontiamo facilmente la prima parte della pista, ma non appena inizia ad aumentare la pendenza iniziano anche i dolori. Non per me - fortunatamente vanto una formazione valsesiana di tutto rispetto - ma per Huang, il mio fedele compagno made in Taiwan, che accusa subito il colpo. Si e dimenticato di fare colazione, lui. Non è neanche passata un'ora quando mi giro e lo sento dire strisciando sul sentiero "maybe I can eat some TO-MA-TO!". Una scena indimenticabile. Alchè gli spaccio una barretta miracolosa e la carovana puo ripartire.
Quando arriviamo alla fine di un ripido tratto di roccia lavica, il panorama si apre sul Red Crater. Sembra di essere su marte. Rimango senza fiato e senza parole.
Dopo un vagonata di pix via verso l'Emerald Lake.



Siamo fortunati - la giornata è una delle piu serene a memoria di kiwi - e i colori intorno assumo un contrasto fantastico. Si passa dal rosso della sabbia al blu del cielo, dal nero delle rocce al turchese dell'acqua.
Un veloce lunch di crackers e babybell e si parte per l'ultimo tratto attraverso una vegetazione che si fa sempre piu fitta.
Dopo 18 km e 8h di cammino arriviamo al parcheggio di fine walk. Ad attenderci sempre il solito Josh con la radio a chiodo - questa volta suona solo roba local come i Supergroove - e un sorrisone d'esportazione. Quando un timido inglesotto gli chiede se può portare a bordo un piattone sudicio di pasta, lui si volta, lo fissa serio e lo liquida con un "sweet as, hop on guy!".(trad. "certo amico, salta su!")
Questa e la Nuova Zelanda. Avremmo molto da imparare. Un'altra volta... Sweet As!

p.s. qui al rainbow lodge di taupo hanno i pc blindati, quindi niente foto... le aggiungerò asap.... intanto lavorate di immaginazione

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posted by gherson at 17:32