Eccomi per l'ultimo (prometto non sarò patetico) post della mia toccata e fuga agli antipodi. Scusate la latitanza degli ultimi due giorni, ma sono stato preso con un paio di attività waaaay impegnative. Dunque, ci eravamo lasciati a Queenstown in preda ad una crisi ormonale e ci ritroviamo qui a Christchurch in preda ad un calo di zuccheri. Eh sì perchè sono appena tornato da una lezione di surf sulla spiaggia di
New Brighton con il pro
Doug Young che - quale pro - mi ha massacrato. L'esperienza è stata positiva e sono riuscito a cavalcare ben 2 onde not bad at all! L'oceano ha una tale potenza che il mare mosso di Varazze in confronto sembra una pozzanghera. Ho anche preso a testate un paio di volte la mia malibu perchè non rispondeva ai comandi... eh eh eh...
Andando a ritroso, stamattina giro veloce per le via della "Garden City" Christchurch - la piu british di tutta kiwiana - con un paio di acquisti furbi e poi launch a base di sushi economico del mercato sotto il YHA. Ieri, invece, il viaggio di avvicinamento da Queenstown fino a qui è stato really massacrante (8 ore) , per fortuna la noia è stata abbondantemente stemperata da tutto ciò che si parava fuori dal finestrino. Come al solito qui non c'è l'accesso usb, quindi niente foto per ora. Prometto che le uploaderò quando torno a Milano. Intanto se vi va mettete in ricerca su flickr "
lake tekapo". Questo è solo uno degli scenari del viaggio. Beh, che ve lo dico a fare!!!
Tornando invece indietro di un paio di giorni, la mia domenica si è svolta in parete con un paio di inglesi, un non-texano di Austin (wicked!) ed un guy from Trinidad. Sapendo che questo tipo di vie ferrate sono state inventate dagli italiani, non vi dico l'orgoglio patriottico nel tirare la cordata... Mi ricordavo tanto il Marco in giro per Spaccanapoli. Qualcuno sa cosa intendo.
That's all folks! Domani si parte per il viaggio del ritorno con sveglia alle 4.30, volo fino a Auc, giro veloce x gli ultimi acquisti, e via verso l'Europa through Bangkok.
Come vi dicevo, non mi va di farla lunga. Certo quest'esperienza mi rimarrà nel cuore. D'altronde non è difficile innamorarsi di una terra in cui non servono le scarpe, in cui la musica ti avvolge ovunque e a cui basta un'occhiata per ricordarci che in questo pianeta siamo solo ospiti.
Sweet as bro, choise, cheers, alrighty, ma soprattutto... Kia ora!
p.s. grazie a tutti per aver viaggiato insieme a me. siete stati i miei "virtual travel mate"!
In particolare, un ringraziamento totale e globale va a Mauro per il prezioso supporto tecnico.